“La liberalizzazione nelle aperture delle attività commerciali, introdotta dal decreto Salva Italiadel governo Monti,
non ha portato alcun vantaggio sul fronte dei consumi né su quello dell’occupazione, togliendo, invece, tempo al riposo,
alla famiglia e alla cura dello spirito”, ha affermato Carlo Costalli, presidente del Movimento Cristiano Lavoratori.
“Deve essere restituito il valore della domenica che è il giorno dedicato al Signore
ma anche il giorno dedicato all’uomo, uno spazio in cui coltivare quelle relazioni umane e quelle dimensioni della vita
che non ubbidiscono alle logiche del produrre e del consumare. Le 150mila firme raccolte
nella campagna 'Libera la domenica' - promossa da Confesercenti e Federstrade e sostenuta da tante altre associazioni del mondo cattolico e sindacale -
testimoniano quanto questo valore sia sentito dagli italiani”, ha continuato Costalli.
“Noi del Mcl siamo stati i precursori di questa esigenza: già nel 2003 abbiamo promosso una petizione intitolata
‘La domenica è festa’ raccogliendo ben 386mila firme. Siamo da sempre contrari alla mercificazione di questo giorno e dei valori che rappresenta,
che non possono essere sacrificati alle ragioni dell’economia e del profitto.
Possa, la domenica, tornare ad essere giorno dell’uomo, a vantaggio dell’intera società”, ha concluso Costalli.
Roma, 30 maggio 2013